Voices Of Others (VoO) nasce da un’idea di Chiara Pirri come sito-archivio di interviste e conversazioni con artisti, curatori, direttori artistici, tecnici e addetti ai lavori provenienti da diverse aeree geografiche e campi dell’arte. Il materiale raccolto proviene da interviste realizzate a partire dal 2011 come parte dell’attività redazionale dell’autrice (Artribune), commissioni (Romaeuropa festival) o come progetti specifici (festival Drodesera).

Il nome del progetto ha radici nella pratica curatoriale in passato condivisa con il collega Matteo Antonaci, sotto il nome di Work Of Others (WoO). Attraverso WoO i due autori si appropriavano di materiale multimediale proveniente dal web per la produzione di un pensiero autoriale e intermediale intorno alla produzione culturale e artistica contemporanea. È possibile formulare una propria idea senza utilizzare le proprie parole? Dal 2011 al 2013 Work Of Others ha assunto la forma di un blog, un “wall” composto di 12 quadrati, attraverso cui codificare pensiero mediante l’associazione del tutto indebita del lavoro degli altri.

Voices Of Others, oggi, sembra nutrirsi del medesimo desiderio di ascolto della voce degli artisti, in una forma ancora più diretta, con l’intento di innescare un processo dialettico per tutte le parti in gioco: intervistato, intervistatore e lettore finale. Il curatore Hans Ulrist Obrist, nella prefazione ad una delle sue raccolte di conversazioni, afferma di aver l’abitudine di terminare ogni sua intervista chiedendo all’interlocutore di raccontare “un progetto mai realizzato”. Nel fare ciò Obrist accoglie un suggerimento di Alighiero Boetti: non chiedere all’artista soltanto cosa può fare all’interno di un contesto esistente ma chiedigli cosa avrebbe voluto fare. La pratica dell’intervista permette non solo di mettere in luce l’oggetto di una determinata pratica artistica ma anche di percepirne la vibrazione invisibile, carpire l’universo profondo del soggetto intervistato e in alcuni casi accompagnare l’artista stesso in un processo di scoperta.

Il layout del sito non esprime soltanto una funzione ergonomica ma anche di senso. Le immagini, disposte una sull’altra nella prima pagina del sito (come delle foto sulla scrivania di uno studioso) suggeriscono al lettore un’azione meccanica, volta a scoprire l’integralità delle immagini in secondo piano. Tale azione è quella del curioso, così come del ricercatore e permette dunque di ricollegarsi all’esperienza reale dell’intervista, al suo piacere intellettuale legato alla scoperta del nuovo. L’aspetto “sensuale” dell’intervista è ciò che rappresenta il suo dato seducente: il fatto di essere pensiero ma anche corpo, testimonianza diretta, capace di innestare un’esperienza “performativa”. Inglobando azione, registrazione vocale (podcast) e immagine in movimento, l’obiettivo di VoO è quello di restituire la liveness di una pratica, quella dell’intervista, in cui vocalità, gestualità, fisiognomica concorrono a pari merito dell’intelletto, alla formulazione del pensiero.

Ringrazio gli artisti a cui Voices Of Others è dedicato, nonché i festival e le istituzioni attraverso i quali la realizzazione e la collezione di questo materiale è stata possibile e in particolare modo: Romaeuropa Festival e la Fondazione Romaeuropa che dal 2016 mi coinvolgono nella realizzazione delle “interviste di sala”, Drodesera - Centrale Fies per aver accolto diversi progetti di video-interviste tra cui Word Breakers, il festival Do DISTURB del Palais de Tokyo e la rivista Artribune, divulgatore costante delle mie ricerche.

BIO DELL’AUTRICE Chiara Pirri (Roma, 1989), residente a Parigi, è studiosa, giornalista e curatrice, attiva nel campo dei linguaggi coreografici contemporanei e delle pratiche performative, in dialogo con le arti visive e multimediali. È capo redattrice Arti Performative per ARTRIBUNE e dal 2016 collabora con Romaeuropa Festival. Ha curato progetti di comunicazione multimediale per festival e istituzioni come Drodesera - Centrale Fies, museo MACRO di Roma, Istantanee festival. In Francia cura progetti artistici per aziende e istituzioni (Dior, Renault, Unesco, Loewe, Kering…) attraverso collaborazioni internazionali.

Graphic Design & Dev : Viv-s